Disposizioni anticipate di trattamento

Ad ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, residente in Italia. Anche il cittadino straniero, residente in Italia, può depositare le proprie DAT. Ai cittadini italiani all'estero.

Come redigere le DAT Le DAT possono contenere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari e possono essere redatte: a) con atto pubblico da redigere presso un Notaio in Italia o presso la sezione notarile degli uffici consolari italiani all'estero b) scrittura privata autenticata presso un Notaio o presso la sezione notarile degli uffici consolari italiani all'estero c) scrittura privata semplice, consegnata personalmente all’Ufficiale dello Stato civile del proprio Comune di residenza. d) scrittura privata semplice, consegnata personalmente agli uffici consolari italiani all'estero che assolvono alle funzioni di Ufficiali di Stato Civile Gli uffici comunali e gli studi notarili non sono in grado di rilasciare informazioni sanitarie; è pertanto necessario, prima di depositare le DAT approfondire ogni aspetto della propria dichiarazione con il proprio medico di fiducia oppure rivolgersi al "Servizio di Consulenza Etica, Guida agli aspetti Legali, Informazione E aiuto alla REdazione delle DAT" presso In-Forma Salute della Azienda USL all'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia (vedi volantino in fondo alla pagina). Può contenere anche l’indicazione di una persona di propria fiducia, maggiorenne e capace di intendere e volere, denominata “fiduciario”, che, nel momento in cui il disponente non fosse più capace di confermare le proprie intenzioni consapevolmente, lo rappresenti in modo conforme alla volontà espresse dallo stesso nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie, recuperando, se non già disponibile, copia delle Disposizioni Anticipate di Trattamento depositate presso il Servizio di Stato Civile o il notaio presso il quale sono state depositate, oppure tramite la Banca dati nazionale.   Come avviare la procedura Esistono diverse modalità in relazione alla forma prescelta per la redazione della DAT (vedi punti precedenti). Se si sceglie l’atto pubblico o la scrittura privata autenticata occorrerà rivolgersi ad un Notaio. Se si sceglie la scrittura privata semplice, dovrà essere consegnata personalmente all’Ufficio di Stato Civile del proprio comune di residenza, presso il quale andrà sottoscritta in modo autografo (o presso il Servizio di Stato Civile dell'ufficio consolare italiano, per i cittadini italiani all'estero).

I soggetti autorizzati a ritirare le DAT, fra i quali anche l'Ufficiale di Stato Civile del Comune di residenza del disponente, sono tenuti: a trasmettere telematicamente alla Banca dati nazionale, istituita presso il Ministero della Salute, all'atto della presentazione, i dati del disponente, dell'eventuale fiduciario, e, previo consenso del disponente, copia per immagine della DAT  a consegnare al disponente, ed eventualmente anche al fiduciario, copia della DAT con gli estremi della registrazione e dell'invio telematico alla Banca dati nazionale La Banca dati nazionale consente l'accesso alla DAT da parte del medico che ha in cura il paziente, quando sussista una situazione di incapacità di autodeterminarsi, in assenza dell'intervento del fiduciario.